L’argomento di questo articolo è la musica ai matrimoni.
Vi confesso che per me non è molto semplice parlare di musica, perché, oltre a cantare e suonare io per prima, essendo la rock wedding planner potrei avere dei canoni musicali un po’ troppo anticonformisti.
Anche per coloro che vogliono un matrimonio particolare e fuori dagli schemi.
Quindi ho deciso di circoscrivere l’argomento e di dare delle indicazioni su quelli che sono i momenti fondamentali del matrimonio (cerimonia e ricevimento) in cui la musica è indispensabile e imprescindibile.
La musica alla cerimonia
Per quanto riguarda la cerimonia, dobbiamo distinguere tra cerimonia civile e religiosa.
Di quella simbolica non parlo nemmeno perché non si tratta di un rito avente valore legale, quindi si può davvero decidere di fare qualsiasi cosa.
Mentre in questo caso, per quanto concerne la musica, voglio dare delle indicazioni un po’ più “tradizionali”.
Nella cerimonia civile, la musica è necessaria all’ingresso e all’uscita degli sposi e al momento della firma del registro.
Generalmente, se la cerimonia avviene in municipio, si avrà della musica solo strumentale, senza la parte cantata.
Quindi facilmente ci sarà un violino o un flauto traverso. In qualche raro caso mi è capitato di avere una chitarra acustica.
Mai pianoforte o arpa per ragioni principalmente di comodità.
Infatti la cerimonia in municipio è molto veloce, dura circa mezzora e la sala deve poi essere sgombrata rapidamente. Avendo strumenti ingombranti o che richiedono collegamenti o amplificazioni particolari (come un pianoforte elettronico, per esempio) occorrerebbe troppo tempo per la preparazione e per il successivo smontaggio.
Se la cerimonia civile avviene direttamente in location, queste problematiche logistiche non sussistono e gli sposi possono gestire la musica come preferiscono, senza limitazioni. Sempre, ovviamente, in accordo con la location.
La cerimonia in chiesa, oltre agli stessi momenti detti per la cerimonia civile, necessita la musica anche in alcuni momenti della celebrazione della messa, come l’alleluia e il santo.
Le chiese spesso hanno un organista o un coro che può essere interpellato per suonare durante tutta la cerimonia, ma non è un obbligo: si possono portare anche musicisti esterni, se gli sposi lo desiderano.
E comunque è sempre necessario ricordarsi che sono gli sposi a doversi procurare la musica per la cerimonia, anche se il matrimonio è in chiesa. Quell’organista e quel coro di cui dicevo, generalmente suonano e cantano durante le messe “ordinarie”: se si vuole che animino la cerimonia di nozze, è necessario chiederlo espressamente (consiglio: parlate con il parroco) e solitamente ha un costo. Infatti si tratta di persone che prestano la loro conoscenza musicale in modo volontario per la parrocchia, ma se devono suonare per un matrimonio devono prepararsi specificamente e magari studiare brani nuovi e fare prove e tutto questo va pagato. Non alla chiesa, bensì al musicista stesso. E i prezzi, chiaramente, cambiano da caso a caso.
La musica all'ingresso in location
La musica è necessaria nel momento dell’ingresso degli sposi in location o – se la cerimonia si è tenuta nello stesso luogo – nel momento dell’ingresso nella sala ricevimenti.
In questo caso la musica dev’essere diversa da quella che sta già suonando.
Sì, perché ovviamente la sala prima non era in silenzio, sicuramente c’era un sottofondo musicale. Che fosse in filodiffusione o dal vivo, non fa differenza.
In ogni caso, l’ingresso della coppia dev’essere accompagnato da qualcosa di vivace e caratterizzante gli sposi, qualcosa che appartenga a loro e alla loro identità, come singoli e come coppia.
Aperitivo e taglio della torta
Devono poi essere sempre accompagnati dalla musica il momento dell’aperitivo e quello del taglio della torta.
Se c’è una band dal vivo, questi due momenti di solito vengono accompagnati da musica in versione acustica. Per cui ci saranno la/il cantante e la/il chitarrista o tastierista che eseguiranno delle canzoni abbastanza soft, di accompagnamento, che non impediscano il dialogo e la conversazione delle persone.
Per il momento dell’aperitivo è importante che la musica sia di sottofondo perché siamo ad inizio festa. Gli invitati sono appena usciti dalla cerimonia, è il momento in cui effettivamente possono ritrovarsi, salutarsi, conversare. Aggiornarsi sulle ultime novità se sono amici o parenti che non si vedono da un po’. Scambiarsi opinioni sulla cerimonia, sulla location, sugli abiti… i classici gossip da matrimonio.
Per il taglio della torta, la musica dev’essere solo di accompagnamento perché non deve distogliere l’attenzione dall’avvenimento clou di quel momento, cioè il brindisi definitivo alla felicità della coppia.
Party Time
Dopo il taglio della torta, inizia il momento della festa vera e propria e qui la musica è davvero d’obbligo.
Può esserci una band che suona e che fa ballare tutti (le classiche party band), anche con cambi d’abito e abbigliamenti eccentrici; oppure può esserci un dj set per la classica disco music.
In ogni caso, questo è il vero momento musicale della giornata.
Licenza Siae
Ricordatevi sempre e comunque di assolvere ai diritti d’autore per la musica riprodotta.
Vi assicuro che non è bello vedersi arrivare un controllo dalla Siae durante il matrimonio. E succede. Fidatevi che succede.
Il portale online dedicato alle feste private consente di ottenere la licenza per l’esecuzione di brani musicali tutelati dalla SIAE e di pagare il compenso dovuto.
Tra le feste private ci sono, appunto, i matrimoni.
Nel caso in cui la musica non fosse dal vivo ma registrata (cd, dvd, ecc.. e anche l’attività del dj), è dovuto anche un compenso per i cosiddetti diritti connessi.
Per poter utilizzare il servizio on line per ottenere la licenza, il richiedente deve essere una persona fisica maggiorenne oppure un’organizzatore occasionale di eventi privati.
In ogni caso è sempre possibile fare tutto ai numerosi sportelli Siae dislocati su tutto il territorio italiano.