Dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei
Questo della musica non è un problema da poco nei matrimoni.
Sì, perché ognuno ha i suoi gusti musicali, ognuno vorrebbe la musica che ama, ma allo stesso tempo è la festa degli sposi e devono essere loro a dettare le regole.
E anche nei matrimoni rock più puri, quelli dove il rock non è solo stile di vita ma anche tema musicale delle nozze, non sempre c’è accordo tra tutti gli invitati e gli sposi.
Ci saranno invitati rockers che amano il punk, quelli che preferiscono il prog, quelli che sono sfegatati di grunge… E magari gli sposi adorano Elvis e hanno assoldato una band rockabilly.
Quindi è abbastanza normale che il 37,4% degli invitati dichiari di trovare insopportabile la selezione musicale.
Ma mettiamo il caso che gli sposi vogliano far sì che almeno una parte del matrimonio abbia della musica che possa accontentare tutti (ma proprio tutti) gli invitati.
Esiste qualche possibilità un po’ alternativa, un po’ “rock”, per riuscirci?
Cosa accade nei matrimoni tradizionali
Normalmente nei matrimoni tradizionali questo desiderio degli sposi di mettere una selezione musicale che piace a tutti si traduce con un gran mix di… tutto.
Si passa dalla dance anni Settanta alla disco anni Duemila, si torna ai cantautori anni Sessanta magari remixati per poi saltare alla trap, fino ad arrivare agli ultimi successi di Sanremo ed Eurovision.
Ciò comporta anche i balli di gruppo a ritmi latini e il famigerato karaoke.
Che però, come ho spiegato in un precedente articolo, sono cose che risultano insopportabili quasi al 60% delle persone.
Ma che pare siano talmente radicate da non poter essere eliminate in alcun modo dai matrimoni tradizionali. Un po’ come l’hully gully dai villaggi turistici.
Ma, visto che oltre la metà delle persone è insofferente a queste cose, perché non trovare una soluzione che permetta di prendere due piccioni con una fava?
Attenzione, parlo anche dei matrimoni tradizionali!
E’ la soluzione ad essere rock e vale sia per i matrimoni classici sia per quelli alternativi.
La soluzione rock
E’ in realtà molto semplice ed è quella che abbiamo elaborato con una mia coppia di sposi.
Loro, da un lato, volevano tenersi il diritto di scegliere la loro musica preferita. Ma dall’altro volevano far sì che la selezione musicale seguisse anche le preferenze degli ospiti. E non solo di una parte di essi, ma proprio a tutti.
Inizialmente sembrava davvero che l’opzione karaoke fosse l’unica praticabile.
O quello o il jukebox.
Poi… l’idea.
In fin dei conti, quando si fa un karaoke sono le persone a scegliere la musica.
Il dj fornisce un elenco (corposo) di titoli, gli ospiti scelgono e cantano.
Questo si può fare anche con la band dal vivo, ma non può essere un intrattenimento troppo lungo, perché alla fine sono sempre le stesse persone a cantare… e non tutti sono particolarmente dotati. E la cosa è inversamente proporzionale al livello alcolico: più questo è alto, più le qualità canore diminuiscono.
E se a cantare fosse sempre la band ma con brani scelti dagli invitati?
Come se la band si trasformasse in un jukebox vivente?
Al momento dell’aperitivo e del pranzo/cena la band suona una selezione musicale concordata con gli sposi.
Mentre gli ospiti sono a tavola, viene messo a disposizione un elenco di tutti i brani che la band ha nel suo repertorio e gli ospiti sono invitati ad indicare quali vogliono sentire.
E dopo il taglio della torta, si aprono le danze con tutte le canzoni richieste.
E’ una soluzione fuori dagli schemi, per permettere agli sposi di scegliere l’impostazione principale della musica (aperitivo e ricevimento sono comunque scelti da loro) ma, allo stesso tempo, venire incontro ai gusti di tutti, ma proprio tutti, gli ospiti.
E – diciamoci la verità – se gli sposi proprio non vogliono che alcune canzoni vengano suonate, possono semplicemente farle rimuovere dall’elenco delle musiche a repertorio.