Gli album di nozze sono magnifici.
Non so davvero quante volte ho sfogliato quello di mia madre, da bambina.
E ogni volta che vado a visitare una fiera degli sposi (eh, sì, anche i fornitori del wedding è bene che vadano a vedere quali novità offre il mercato) rimango impressionata da ciò che i fotografi riescono oggi a fare.
Ci sono album di tantissime tipologie di carte diverse, con le foto stampate direttamente sulle pagine, con decorazioni, inclinazioni, sfumature di colore e forme diverse.
Ci sono di dimensioni più contenute e più... abbondanti.
Si beh, ok, a volte alcuni album sono corposi quanto un'enciclopedia.
Ma come si fa a scegliere quali foto inserire?
Il fotografo ne scatta qualche centinaio, forse un migliaio se consideriamo l'eventuale presenza del drone.
Voi che criterio scegliereste?
Il criterio definitivo per scegliere le foto
Questo è il criterio definitivo (qui è davvero il caso di dirlo) che adotterebbe il 33,9% della gente.
E, in effetti, risulta che questa sia la percentuale di persone che non sopporta le foto in posa ai matrimoni. Sia come invitato che come coppia di sposi.
La tradizione vuole tantissime foto “da cornice”: con i genitori, con i testimoni, con gli amici di lui e gli amici di lei, con la squadra di calcetto, con le amiche di sempre, con le damigelle, le mamme, ecc, ecc, ecc…
Ma quanto abbiamo sofferto, tutti quanti, per quelle foto dal sorriso così plastico che, dopo il ventesimo scatto, sembrava di non avere più i muscoli della faccia?
Per fortuna da alcuni anni sembra che questa abitudine stia perdendo forza e sempre più spesso si sentono gli sposi parlare di “foto naturali”.
Cosa si intende con questo termine?
Che il fotografo deve fare i salti mortali e gli appostamenti alla James Bond per scattare solo ed esclusivamente quando sposi ed ospiti non se ne accorgono?
No. Ora vi spiego i “trucchetti alternativi”.
La coppia: il giusto mix
Per quanto agli sposi possano non piacere le foto in posa, qualcuna ci vuole.
E se non le fate potreste pentirvene.
Questo non significa avere tutto un album di sole foto in pose plastiche e sorrisi tirati.
E non significa nemmeno dover fare le più classiche e tradizionali foto di gruppo, come si vede nei film.
Ma prendervi una ventina di minuti con il fotografo per qualche scatto un po' più “studiato” vi regalerà delle grandi emozioni, sia in quel momento che nel futuro.
Potrete fare foto divertenti e spiritose, non necessariamente in posa rigida e statica.
E più sono pose divertenti, più vi rilassate e maggiormente si percepiranno le emozioni. Ed è quello il bello del rivedere le istantanee di questi attimi. Perché fanno rivivere tutto il carico emotivo della giornata.
Gli invitati e le foto alternative
A soffrire le maggiori pene per le foto in posa sono sempre gli invitati.
Perché magari si stanno divertendo altrove, perché magari stanno ballando o chiacchierando con persone che non vedono da un secolo. O perché magari hanno appena trovato il coraggio di approcciare quella bellissima amica della sposa che stanno guardando fin dall’inizio della cerimonia.
Quindi, perché non rendere questo momento delle foto un divertimento ulteriore?
Ci sono tantissimi servizi, oggi, che si possono utilizzare a questo scopo.
- Lo specchio per farsi i selfie di gruppo (selfie mirror).
Ci si mette in posa, si modifica la grafica della foto con tantissimi layout disponibili e si scatta.
La cosa divertente è che, essendo uno specchio, non bisogna aspettare la stampa per vedere il risultato finale, perché si vede in diretta. - Il photobooth con la Jumpy.
Si tratta di un totem per selfie.
C’è una pedana con davanti uno schermo: si sale sulla pedana, si salta e nel momento in cui i piedi si staccano e si è in aria, scatta la foto.
Lo sviluppo è immediato, si può direttamente tenere la foto come ricordo… o farla sparire per evitare di essere ricattati.
Ovviamente la pedana non è molto grande, può ospitare al massimo tre o quattro persone. - Se si vogliono fare foto con gruppi più nutriti, è bene farsi montare un vero angolo per selfie.
Con uno sfondo che richiami il tema del matrimonio o anche semplicemente con un fondo tipo studio fotografico.
La macchina fotografica è collegata ad un pulsante wireless che i soggetti in posa tengono in mano e, quando sono pronti, lo premono per scattare la foto.
Il risultato è un’istantanea che sembra scattata in uno studio di posa.
La scelta del fotografo
Anzi, è bene avvisare che questi “giochini” sono come le ciliegie: quando iniziate, poi capace che riempite da soli un intero album fotografico.
In ogni caso – e mi rivolgo in particolare alle foto per gli sposi – la scelta del fotografo è fondamentale. E la sua importanza non è assolutamente da sottovalutare.
Vi consiglio di cercare qualcuno che rispecchi il vostro carattere e che sappia capire il tipo di festa di matrimonio che volete. Perché in questo modo potrà meglio cogliere le vostre emozioni e le vostre espressioni in tutti i momenti della giornata.
E questo è un consiglio che mi senti di dare a tutti, anche a chi fa matrimoni tradizionali.
Per chi fa matrimoni fuori dagli schemi…. mi raccomando, scegliete un fotografo che condivida la passione che state mettendo nel vostro matrimonio. Nel modo rock in cui lo state organizzando.
Perché se il fotografo è un tradizionalista e voi state organizzando un matrimonio completamente fuori dall’ordinario, il rischio è che vi faccia foto classiche e niente affatto coerenti con il mood delle nozze.
Ogni fotografo ha le sue caratteristiche e lascia la sua impronta in ogni scatto.
Ci sono fotografi che sono specializzati nello scattare foto in movimento, altri sono dei ritrattisti che catturano le emozioni dei visi, altri che giocano con il colore.
Trovate il fotografo giusto per voi.
Non stancatevi di cercare.
E vedrete che al vostro matrimonio quel 33,9% di persone che non sopportano le foto in posa… non esisteranno.
By Cristina Corazza – Rock Wedding Planner