Il matrimonio con rito simbolico non è un "vero" matrimonio. Nel senso che non ha valore legale.
Sotto certi aspetti si potrebbe considerare solo una sceneggiata e, per questo motivo, da alcuni non è ben visto.
In realtà è fortemente emozionale, perché sono gli sposi a decidere come vogliono che avvenga, completamente al di fuori degli schemi imposti dai classici rituali dei matrimoni civili o religiosi.
Tuttavia spesso questo non è dovuto alla reale fede degli sposi, ma a ragioni diverse, come la paura del cambiamento. O il voler assecondare i desideri della mamma o – più spesso – della nonna. O la paura del giudizio degli invitati.
Se prima era inaccettabile un altro tipo di cerimonia, a partire dagli anni Ottanta, è aumentato il numero di chi non aveva paura di dichiarare ad alta voce di volere un matrimonio non cattolico. E, con il passare del tempo, il matrimonio civile è diventato normale prassi.
MA!! In entrambi questi riti ci sono dei difetti.
Quello cattolico è ricco di riti e simboli che possono risultare pesanti, soprattutto se non condivisi. Pur essendo molto bello e scenografico da vedere, con i fiori, l’incenso, l’organo e il tappeto rosso.
Quello in comune è più snello, pratico e anche economico (niente allestimenti). Però è completamente spersonalizzato: quindici minuti, due firme e gli articoli del Codice Civile.
Quando scegliere il rito simbolico
Sono proprio questi i casi in cui va scelto il matrimonio con rito simbolico. Per personalizzare la cerimonia.
A volte gli sposi sono alle seconde nozze, quindi vogliono qualcosa di particolarmente eccentrico, che non hanno potuto o voluto fare al primo matrimonio.
Oppure sono appassionati dei riti tribali o celtici o altri rituali particolari che non possono essere espletati durante il rito civile.
Oppure vogliono assolutamente sposarsi in una determinata location, ma questa non è autorizzata a celebrare matrimoni validi agli effetti di legge.
Come fare per avere un matrimonio valido?
Ma quindi si deve scegliere tra avere un rito simbolico e avere un matrimonio legalmente valido?
Assolutamente no!
Semplicemente la coppia si sposa prima in Comune o in chiesa, magari con un numero minimo di invitati (a volte solo i testimoni) e poi si realizza la cerimonia simbolica secondo i desideri degli sposi.
A questo punto, di solito, la domanda che mi fanno le coppie è: “Quali sono i possibili riti?”
Esistono varie cerimonie possibili. Possono anche essere combinate tra loro. Oppure gli sposi possono decidere di crearne di nuove a partire da zero.
Ma la cosa bella della cerimonia simbolica è proprio il fatto che si può fare quello che si vuole.
Generalmente i riti più richiesti sono:
- Il rito della sabbia
Gli sposi hanno ciascuno un vaso contenete della sabbia colorata e, durante le promesse, la versano in un terzo contenitore più capiente, mischiando così i colori. Ovviamente rimane scenografica se i vasi sono trasparenti. - Il rito della luce.
Gli sposi hanno ciascuno una candela accesa e con queste accendono insieme una terza candela. A volte il fuoco passa addirittura dai testimoni. Cioè i testimoni hanno anch’essi una candela; la accendono con l’accendino e poi fanno accendere le candele ai rispettivi sposi. E poi, infine, viene acceso l’ultimo cero. - Il legamento delle mani.
Gli sposi si tengono le mani e il celebrante, mentre loro si scambiano le promesse, lega con un nastro le mani della coppia. Questo rito ha una forte componente religiosa, perché è un tipo di simbologia utilizzata in alcuni culti. - Il rito celtico, basato su antichi rituali di questo popolo.
Anche la partecipazione degli invitati può essere più o meno significativa, a seconda di quello che la coppia desidera.
In alcuni riti, per esempio, c’è un passaggio delle fedi tra gli ospiti, affinché ogni invitato metta la sua energia all’interno degli anelli nuziali, prima che vengano indossati dagli sposi.
Quindi le possibilità sono davvero infinite.
Ci sono anche delle agenzie apposite per le cerimonie simboliche, con dei celebranti preparati a tutte le tipologie di riti.
Il mio consiglio
Un cerimonia più essere bellissima, ma se il contesto non vi appartiene in modo profondo, poi risulta affettata, finta. Si percepisce che non vi calza bene addosso. Allora tanto varrebbe fare il rito cattolico o civile e non pensarci più.
Le cerimonie meglio riuscite sono quelle dove gli sposi si sentono a loro agio, perché c’è coerenza tra la loro personalità e il tipo di cerimonia.
Non fatevi spaventare dal numero di possibilità. E’ tutto bello e siamo d’accordo. Ma partite da voi, da chi siete e da cosa caratterizza le vostre personalità singole e di coppia.
E poi da lì fate la vostra scelta.
By Cristina Corazza – Rock Wedding Planner