Ieri sera stavo guardando la serie tv "Sherlock" e, in particolare, l'episodio in cui Holmes fa da testimone al matrimonio di Watson.
E ovviamente deve tenere un discorso, come prescrive la rigida tradizione anglosassone dei matrimoni.
Sì, perché noi ingenuamente pensiamo di detenere il primato delle formalità ai matrimoni, ma in realtà ci sono Paesi che ci battono alla grande e l'Inghilterra è uno di questi.
In questo caso, tutto l'episodio è incentrato proprio sul discorso che Sherlock Holmes fa durate il pranzo di nozze e mi ha fatto venire in mente certe situazioni che si creano in quasi tutti i matrimoni.
Cosa accade
Quando va bene, è semplicemente una canzone dedicata agli sposi. E davvero nel migliore dei casi la persona in questione si è accordata con i musicisti e quindi viene fuori anche una cosa gradevole.
In altri casi – quelli più tragici – succede come nell’episodio di “Sherlock”, dove il testimone (o chi per lui) prende la parola e letteralmente sequestra gli invitati per mezzora.
Siccome qui non siamo in Inghilterra e il testimone dello sposo NON è tenuto dall’etichetta a fare un discorso, sarebbe cosa buona e giusta evitare di trasformare questo momento in una tortura per tutti.
E intendo proprio per tutti-tutti: invitati, sposi, staff del ristorante (che ha delle tempistiche di cucina), musicisti (che hanno una scaletta da rispettare), ecc…
Quindi come dovrebbe essere gestita la cosa per far sì che tutti possano fare i loro discorsi senza provocare una catalessi di gruppo?
Cosa dovrebbe accadere
Partiamo dal presupposto che tutti i matrimoni hanno una timeline, cioè una scaletta della giornata, dove ogni cosa deve trovare una collocazione.
E’ indispensabile, innanzi tutto per il ristorante: la cucina, infatti, ha delle tempistiche per la cottura dei cibi e per far uscire i piatti, quindi tutti i tempi del ricevimento saranno tarati sulla base di questo.
E’ chiaro che se i camerieri sono pronti a servire il secondo e hanno già i piatti in mano, ma il testimone si sta dilungando con il discorso interrompendo il servizio… quella pietanza arriverà a tavola ormai fredda e farà abbastanza schifo.
Quindi è importante avvisare che ci sarà un discorso. O anche più di uno.
A chi dirlo?
- Alla Wedding Planner, se ce n’è una.
- Al location manager (il responsabile, al ristorante, di tutto l’evento), se è presente in sala.
- Ai musicisti (hanno la scaletta della giornata e sanno dove potreste inserirvi)
Quando dirlo?
- Se c’è la Wedding Planner, è bene avvisarla con largo anticipo, almeno un paio di settimane prima del matrimonio.
In questo modo può inserire il discorso nella timeline fin dall’inizio e trovare per voi il momento migliore. - Se non c’è la Planner e bisogna avvisare il location manager o i musicisti, è bene farlo il prima possibile, appena arrivati in location.
Lo stesso discorso vale anche per tutte le altre iniziative che possono voler mettere in piedi gli invitati nel corso della giornata di nozze.
Se uno vuole cantare, un altro ha preparato dei giochi, un altro ancora ha registrato un filmato e vuole proiettarlo… qualsiasi cosa va comunicata.
E soprattutto, per quanto riguarda i discorsi, tenete sempre a mente questo: sopra i 5 minuti diventa sequestro di persona.
By Cristina Corazza – Rock Wedding Planner