Se anche tu pensi che le partecipazioni siano "carta straccia" perché verranno subito buttate... devi leggere questo articolo.
Gli unici ricordi che conserviamo sono quelli di momenti emozionanti.
Per questo motivo si sceglie tutto l’allestimento: location, menu, centritavola, bomboniere, musica, ecc…
E spesso si pensa anche ai dettagli più piccoli, come dei piccoli pensierini da lasciare sul tovagliolo di ogni invitato o dei “giochini passatempo” per ogni tavolo.
Ma quindi, se si dà importanza a tutte queste cose, perché la partecipazione é considerata così poco importante?
Voi direte che è per risparmiare i soldi di una cosa che poi viene buttata.
Mi dispiace, ma adesso devo dirvi una realtà scomoda.
Anche tutti i fiori degli allestimenti verranno buttati e lo stesso accadrà ai segnaposti (sì, anche se ci avete aggiunto il famoso pensierino), ai tag, alle scatole delle bomboniere, ai ventagli personalizzati (che usano forse la metà degli ospiti), ai libretti della cerimonia.
E solo in rari casi gli invitati conserveranno la copia cartacea delle foto fatte al photo booth e immediatamente stampate. Sì, anche quelle dove sono insieme agli sposi novelli.
Quindi, riformulo la domanda.
Perché mai alla partecipazione non dovremmo dare la stessa importanza che viene data anche a tutto il resto, dato che il loro destino è simile?
A prescindere dal fatto che non tutti buttano le partecipazioni.
Io, per esempio, le ho sempre conservate tutte, anche quando non facevo ancora la wedding planner.
Perché mi ricordano l'emozione di quando mi sono state date, il momento in cui gli amici hanno annunciato che si sposavano, gli abbracci, le congratulazioni...
Allo stesso modo conservo i libretti della cerimonia, i segnaposti e qualche volta anche i menu. Ed è bello vedere come tutto sia coordinato e legato da un filo conduttore.
L’emozione della partecipazione
Per gli sposi
Come dice sempre Fragola Lilla, progettare la partecipazione è una delle esperienze più emozionanti che possano fare gli sposi.
Perché fino a quel momento – per quanto il matrimonio sia stato progettato, siano stati fatti sopralluoghi e chiesti preventivi ai fornitori – è stata tutta “teoria”.
Parole spese sull’organizzazione, idee volanti, foto di ispirazione.
Tutte cose bellissime. Ma quando gli sposi vedono nero su bianco la data e l’ora del matrimonio… scende la lacrimuccia.
Per gli invitati
La partecipazione è il biglietto da visita del matrimonio. E’ quello che dà agli invitati la prima impressione su come sarà.
Tradizionale, alternativo, elegante, rustico… tutte queste informazioni arrivano da quel “pezzo di carta” che si troveranno in mano, perché sarà coerente con tutto il resto del matrimonio (vero???).
Se ti consegnano una stampa su un classico foglio da stampante, fa un’impressione.
Se ti danno un cartoncino da 300g con le scritte in rilievo, ne fa un’altra.
Non voglio dire che una sia migliore dell’altra e sapete bene che non sono io a dirvi “si deve fare così”. Per carità, non sia mai. Ma oggettivamente le due partecipazioni fanno un effetto diverso.
Quali caratteristiche fondamentali deve avere una partecipazione?
- Innanzi tutto non deve mai essere banale. Deve – come tutto il resto del tema del matrimonio – rispecchiare le caratteristiche degli sposi, la loro storia, i loro caratteri, la loro idea di nozze.
- Deve avere un formato che possa essere spedito. Perché è vero che al 90% le partecipazioni verranno consegnate a mano, ma potrebbe capitare che qualcuna debba essere inviata per posta.
Ovviamente è sempre possibile spedirla come pacco, ma non so se convenga, soprattutto se il destinatario è molto lontano. - Deve contenere le indicazioni chiare di dove si svolgerà il matrimonio. Cerimonia e ricevimento.
Poi potete anche aggiungere il QR code che porti al sito del vostro matrimonio (se lo fate) dove gli invitati possono avete maggiori informazioni. Ma quelle di base ci devono essere e devono essere chiare. Niente pasticci, mille disegnini, citazioni, ecc.
Oggi stanno prendendo sempre più piede le partecipazioni digitali.
Al di là che si possa essere favorevoli o contrari, è comunque comprensibile che si possa voler essere più smart. E magari tagliare qualche costo.
Ma quello delle partecipazioni è veramente un costo che incide così tanto sul budget del matrimonio?
Ve lo dico io.
La wedding suite incide sul budget del matrimonio per il 2%.
Questo significa che se avete a disposizione 10.000 euro, stiamo parlando di 200 euro e nemmeno tutti relativi alle partecipazioni.
Il mio suggerimento è quello di farle su carta stampata e affidandosi ad un professionista.
Magari non per tutti, magari potete limitarvi ai parenti (che di solito apprezzano, soprattutto quelli più anziani) e ai testimoni, se proprio volete tagliare una parte di costo.
Ma fatele e fatele bene. Perché se non le fate, poi vi dispiacerà.
Ho varie spose che possono testimoniarlo.
By Cristina Corazza – Rock Wedding Planner