La burocrazia legata al matrimonio è una delle cose che mette più ansia agli sposi, perché reperire delle informazioni chiare e dettagliate è complesso e se si salta qualche passaggio il rischio è di vedersi invalidate le nozze.
Quindi ho deciso di scrivere questo articolo come guida definitiva agli adempimenti burocratici che gli sposi devono compiere.
Le tre tipologie di matrimonio
- Il matrimonio simbolico non ha nessun valore legale.
E’ una cerimonia che permette agli sposi di celebrare la loro unione dove e come vogliono, senza vincoli di sorta. Ma perché le nozze abbiano valore legale e producano effetti per lo Stato, deve essere celebrato anche un matrimonio civile.
Quindi per il matrimonio simbolico, di per sé, non servono pubblicazioni o altre pratiche burocratiche. Serviranno per il rito civile che verrà fatto (se gli sposi vorranno) per dare validità legale alle nozze. - Il matrimonio civile è quello laico, celebrato davanti all’Ufficiale di Stato Civile.
Può svolgersi in Municipio o in una delle sedi che il Comune mette a disposizione (es: a Milano ci si può sposare a Palazzo Reale oppure a Villa Litta), oppure anche in quelle location che hanno ottenuto gli idonei permessi.
Per questo tipo di celebrazione sono richieste le pubblicazioni. - Il matrimonio concordatario è quello celebrato in chiesa con rito cattolico.
Si chiama “concordatario” perché prende il nome dalla legge che ha stabilito che i matrimoni celebrati in chiesa hanno valore legale purché vengano prima fatte le pubblicazioni e gli stessi adempimenti burocratici del matrimonio civile.
Quindi, in sostanza, per i matrimoni civili e concordatari servono comunque le pubblicazioni.
Per quelli concordatari serve anche qualcosina in più… ma adesso vi spiego tutto.
Per il matrimonio civile
Ma cosa sono queste pubblicazioni??
Si tratta dell’annuncio del matrimonio sull’Albo Pretorio Online. In questo modo si dà pubblicità alla notizia e chiunque conosca dei motivi validi (e legali) per opporsi, può farlo nei modi e tempi previsti.
Dove vanno richieste?
Le pubblicazioni vanno richieste al Comune di residenza di uno dei due sposi, all’Ufficio Anagrafe.
Solo gli sposi possono presentarsi in Comune per la richiesta? E devono per forza andarci entrambi?
No, possono richiederle:
- Gli sposi, entrambi presenti, di cui almeno uno residente nel Comune dove viene fatta richiesta.
- Uno solo degli sposi, con delega firmata dall’altro.
- Una terza persona con la delega degli sposi (ogni sposo deve fare una delega indipendente).
Per quanto tempo rimangono pubblicate?
Normalmente per 8 giorni + 3 giorni per eventuali ricorsi.
Quanto costano?
Il costo base è di € 16,52 (lo stesso per tutto il territorio nazionale).
Se gli sposi risiedono in due Comuni diversi, allora diventano € 32,52.
Se la cerimonia si svolge in un altro Comune, bisogna aggiungere ulteriori € 16,00.
Per il matrimonio concordatario
Le pubblicazioni per il matrimonio in chiesa sono quasi completamente uguali a quelle del rito civile. Ci sono solo alcune cose in più, che però non comportano uno stravolgimento per gli sposi.
La coppia che si vuole sposare in chiesa deve seguire questo iter:
- Va a parlare con il parroco della chiesa dove intende celebrare il matrimonio (per i dettagli sulla competenza della chiesa, ho scritto questo articolo).
- Fissa la data con il parroco.
- Segue il corso fidanzati.
Dopo il corso fidanzati (in alcuni casi anche prima), il parroco rilascia agli sposi la richiesta di pubblicazioni, cioè un documento ufficiale della parrocchia che gli sposi devono portare in Comune e con quello possono chiedere le pubblicazioni.
Da questo punto avviene tutto come per le pubblicazioni del matrimonio civile.
In più, una stampa delle pubblicazioni viene affissa nella bacheca delle parrocchie di residenza degli sposi.
Dopo le pubblicazioni
Via libera al matrimonio!!!
- Chi si sposa con rito civile verrà contattato per fissare la data o – se si sposa in un Comune diverso – per ritirare i documenti di delega.
- Chi si sposa in chiesa riceverà il nulla osta da consegnare al parroco.
La burocrazia italiana, lo sappiamo, non è sempre efficiente. Spesso le comunicazioni non sono chiare, si sbagliano gli sportelli, manca sempre qualche documento, ecc…
Però devo dire che dopo il 2020, con l’introduzione dell’appuntamento obbligatorio per accedere agli uffici (almeno nei centri più grandi), la situazione è molto migliorata.
E onestamente… prima di questo articolo la cosa sembrava più difficile e incasinata, no??
By Cristina Corazza – Rock Wedding Planner