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Anche per il 2023 io e Fragola Lilla abbiamo organizzato l’evento più fuori dagli schemi di tutto il settore: l’open day Not-Conventional Wedding.

La cornice è stata ancora la splendida Villa Bonomo, una dimora storica situata a Trieste, su un’altura da cui si domina la città e si ha una splendida vista sul mare e sulla costa.

Come già sapete, Not-Conventional Wedding non è una semplice fiera. Noi lo chiamiamo “open day“, ma non è nemmeno solo quello. E’ molto, molto di più. E’ una visione. E adesso vi spiego perchè.

Di fiere del wedding, dedicate ai matrimoni, ce ne sono un’infinità.
Quindi non avrebbe senso aggiungerne un’altra esattamente uguale.

Anche perché in Friuli Venezia Giulia ci sono due fiere, una a Udine una a Pordenone, che raccolgono tutto il bacino d’utenza non solo della regione, ma anche del Trevigiano e del Bellunese. Per non parlare delle coppie provenienti dalla Slovenia, che comunque si riversano sui fornitori italiani.

Quindi perché farne un’altra?

Non una fiera, bensì un Evento

Infatti non aveva (e non ha) nessun senso.

Per questo motivo Not-Conventional Wedding non è una fiera, bensì un Open Day. Che, di fatto, si traduce in un Evento con la E maiuscola.

Una sola giornata, dalle 10:30 alle 20:00.
Una location da urlo e un numero ristretto di espositori.
Possibilità di testare i prodotti e, in alcuni casi, anche di acquistarli direttamente dai fornitori presenti. O di fare direttamente delle prenotazioni, se quello che vedete e provate vi piace.

Ma la caratteristica più differenziante di Not-Conventional Wedding è un’altra. Il nome ve ne dà un chiaro indizio…
Indovinate quale sia?

NON-Convenzionale

E’ il fatto di raccogliere solo ed esclusivamente fornitori fuori dai soliti schemi del matrimonio.

Nelle fiere di settore voi trovate sempre gli stessi espositori. Ci avete mai fatto caso?
Io sì, perché nei periodi delle fiere (tipicamente settembre-ottobre e poi gennaio-febbraio) vado a vederle tutte per tenermi aggiornata.
E puntualmente mi ritrovo davanti gli stessi fornitori, con le stesse brochure e gli stessi biglietti da visita.

Per carità, ci sono sempre delle novità: ci sono anche nuovi espositori e spesso quelli che si rivedono ad ogni fiera offrono servizi diversi o aggiuntivi rispetto alle edizioni precedenti.

Però sono sempre tutti uguali. Nel senso che se ci sono cinque stand di bomboniere, tutte offrono più o meno le stesse cose. Se ci sono tre agenzie viaggi, tutte vi propongono più o meno gli stessi pacchetti.

E da un lato va bene, perché se la maggior parte degli sposi chiede quello, è anche giusto che tu fornitore offra esattamente quel servizio. Alla fine tutti dobbiamo pagare le bollette…

Ma dall’altro lato è pessimo, perché uniforma e standardizza tutto.

E sicuramente a molte persone piace, ma che si fa con tutte quelle a cui dà fastidio?

Io mi immedesimo in queste persone, in queste coppie.
Vi è mai capitato di cercare un capo di abbigliamento di un certo tipo perché vi piace e vi fa sentire bene e di non trovarlo perché in quel momento la moda ha deciso che non è di tendenza?
Non so… pensate ai jeans. Magari voi li cercate a vita bassa, ma non li trovate da nessuna parte perché l’industria della moda ha deciso che sei fashion solo se porti la vita alta.

Vi è mai capitato? E come vi siete sentiti?

Il 2023: anno di novità

Questo 2023 è un anno pieno di novità.

Meno intenso del 2022, perché ormai i “recuperi” dei matrimoni posticipati a causa della pandemia sono praticamente finiti. Ma stiamo tornando ai ritmi del 2019. Anche se, dal canto mio, c’è una maggiore consapevolezza di dove voglio andare e del tipo di coppia a cui mi voglio rivolgere.

Già prima del Covid, quando ho deciso di dedicarmi solo ai matrimoni rock e di creare Rock Wedding Planner, sentivo la necessità di avvicinarmi a tutte quelle coppie che vogliono essere uniche davvero. Non solo sulla carta.

Perché tutti gli sposi dicono sempre che vogliono distinguersi, farsi ricordare… ma poi alla fine si ritrovano a organizzare un matrimonio esattamente uguale a quello di tutti gli altri.

I messaggi che arrivano dai media sono contraddittori: ti dicono che devi essere fiero di te stesso, che non devi vergognarti se non sei come la massa, che devi valorizzarti per quello che sei e per le tue unicità, che il body shaming è sbagliato e va combattuto. Ma poi la moda, le tendenze, i social, ti vogliono uniformato. Se non sei in un cero modo, sei out. Se non porti una taglia 42, sei oversize. Se non sai fare quel ballo o non parli in un certo modo, non sei nessuno.

E questo capita tantissimo anche nei matrimoni.
“Si fa così perché si usa così”.
Davvero? E chi l’ha detto? Esiste un manuale su cui è scritto?

No. Non l’ha stabilito nessuno, non è scritto da nessuna parte.
Essere fuori dagli schemi non vìola nessuna legge, nessuna regola. Soprattutto se deriva dal fatto che vuoi semplicemente essere te stesso.

E noi di Not-Conventional Wedding offriamo a tutti gli sposi questa opportunità.

La novità del 2023? Non l’ho ancora detta?

Non più solo Trieste

Not-Conventional Wedding va in tour.
Una bellissima location ha recepito il nostro messaggio, ne ha capita la bellezza e l’inclusività autentica che lo contraddistingue.
E ci ha proposto di tenere lì un’edizione.

Vi do giusto due spoiler.

  1. Si trova in una città diversa e anche in una diversa regione;
  2. Si terrà sempre nel 2023, a fine anno.

Volete provare ad indovinare dove e quando?
A breve avrete la risposta, fra non molto lanceremo l’evento. Seguite i miei social per sapere tutto in anteprima.